Commento al Vangelo del 13 dicembre 2020.
Giovanni Battista: che uomo! Che profeta! Che santo! Nell’Avvento è sempre un nostro speciale compagno di viaggio. Oggi ce ne parla un altro Giovanni, l’evangelista, che nel prologo del suo vangelo lo ricorda nella sua missione straordinaria e nel suo stile di vita affascinante (Gv 1,6-8.19-28). L’incarnazione del Figlio di Dio avviene dentro ad un progetto storico misterioso, inventato dalla Trinità. Il Verbo che ha ‘piantato la tenda in mezzo a noi’ era stato lungamente annunciato e atteso. Dio non fa le cose improvvisando… E in questo itinerario, dopo un sacco di profeti, c’è il Battista. Che si dice di lui? Andiamo un po’ al Giordano anche noi.
Di Giovanni si dice che aveva le idee piuttosto chiare, evidentemente maturate in un dialogo autentico con Dio, in una preghiera di grande ascolto e contemplazione. Pur avendo un gran successo nel suo appello alla conversione, non si monta la testa. Non si illude di essere lui il Cristo, o di essere lui la luce che viene nel mondo. Lo afferma con forza e serenità, quando si istruisce una indagine sulla sua persona.
Sa bene, Giovanni, di essere un testimone, uno che prepara la via, uno con l’indice puntato su qualcun altro. È tutto illuminato dalla Parola che è caduta su di lui nel deserto e la sua gioia, carica di determinazione, è far conoscere questa luce e invitare a seguire ‘Colui che viene dopo di me’. A seguire Gesù. Perché Gesù è la luce di verità che rende sapiente la nostra vita. Perché Gesù è lo Sposo, l’unico che ha la capacità e il diritto di offrire all’umanità una esperienza di amore definitivo.
Giovanni ci provoca e ci aiuta. Anche a noi, in questo cammino di Avvento, viene fatta la domanda: «Che cosa dici di te stesso?».
Anche a noi viene indicata la Luce della nostra vita: quel Bambino è effettivamente un riferimento per noi, per le nostre scelte personali, familiari, comunitarie?
Anche a noi, oggi, Giovanni indica Gesù come Sposo che ci battezza, cioè ci immerge, nella follia dell’amore di Dio. È l’unico abbraccio che ci può dare beatitudine autentica, in qualsiasi condizione viviamo: il rapporto d’amore con quel Bambino-Sposo ci fa scegliere di essere poveri come Giovanni, miti e misericordiosi come lui, disposti a lavorare per la giustizia e per la pace, anche a costo della vita.