Bisogna cambiar testa

Commento al Vangelo del 4 dicembre 2022.

Giovanni il Battista è sempre nostro compagno di viaggio nell’Avvento. Ed è bello lasciarci guidare da un grande profeta come lui, forte e umile, per accogliere veramente il Signore che viene continuamente nella nostra storia, nella nostra vita.

Matteo ce lo presenta come un ‘evento’ della storia della salvezza. Giovanni a un certo punto capisce che era tempo di andare nel deserto a gridare. Un inizio un po’ assurdo: non avrebbe avuto più uditori in città, nel tempio? Ma è così: Dio lo si incontra nel deserto, nel silenzio, nella semplicità, nella essenzialità. Giovanni ci conduce lì, oggi. Ci invita a trovare il deserto nella nostra città, nel nostro quartiere, nelle nostre giornate affannate e di corsa e piene di rumore. Il deserto esteriore per fare deserto dentro, silenziare un po’ i pensieri e rimetterli in ordine, scegliere quelli più essenziali, tralasciare quelli inutili. Non viene in automatico: bisogna decidere, prendersi con fermezza il tempo, lasciarsi guidare dallo Spirito, aiutarsi insieme (in famiglia e comunità) a farlo. Con coraggio, come Giovanni, che ci sembra un po’ esagerato ma che è molto provocante: s’accontenta di una pelliccia, di cavallette e di miele selvatico

Nel deserto risuonano sempre un appello e una constatazione gioiosa: l’appello è ‘Convertitevi’. La constatazione gioiosa che smuove a cambiare testa è che ‘il regno dei cieli s’avvicina’. E il Regno è Gesù, il Figlio di Dio, che viene. S’avvicina, si muove verso di noi. Sempre. Dio Padre non se ne sta mai nelle nuvolette a fare lo spettatore della storia. Con tutta la Trinità ha deciso di farsi vicino, di entrare, di bussare alla porta di tutti per offrire la sua salvezza. Uno non cambia vita, non cambia mentalità (non si converte) se non vede il Regno che si avvicina e può fare più splendida la sua persona.

Che cosa è la salvezza lo dobbiamo sempre imparare da capo. Oggi Giovanni insiste sulla urgenza, sulla necessità di accogliere questa salvezza. Dice che la posta in gioco è molto alta, altissima. Ne va, in modo radicale, della felicità del mondo e di ogni uomo. Le impressionanti vicende che continuiamo a vivere nella nostra storia, danno ragione a Giovanni. La via della distruzione dei fratelli, delle famiglie, delle comunità è veramente e drammaticamente in atto. Bisogna proprio cambiare.