Qualche settimana fa, senza neanche tanta convinzione, con s’era detto di provare a scrivere al Vescovo di Catania: chissà se ci avrebbe ricevuto? Dopo qualche giorno di silenzio è arrivata la mail del segretario: il vescovo Luigi vi aspetta la mattina del 1° agosto. Finora tutti ci hanno parlato bene di questo Pastore, pugliese d’origine. Stamattina ci siamo rimessi in macchina, e nel lentissimo traffico siamo tornati in centro. Proprio dietro la Cattedrale si apre il cortile a ridosso della scura e solenne abside normanna. Nel salone dell’arcivescovado due suorine scoppiettanti ci accolgono con acqua fresca e pasticcini e si intrattengono raccontandoci del loro servizio. Mons. Renna si accomoda poi con noi e parla volentieri, con il suo fare affabile, sicuro e appassionato. Stiamo con un uomo di fede, che vive sinceramente la missione. È uno che sa cogliere il bene, anche nelle sue piccole e molteplici espressioni di servizio dentro alle rumorose e difficili situazioni sociali di Catania. Si sente che crede nella forza del Vangelo, della missione e anche della Politica. È uno che sa leggere molto bene i problemi: povertà materiale e culturale (il problema più grande è l’abbandono scolastico), mafia, massoneria, frammentazione nella Chiesa e difficoltà nella formazione dei preti. È pronto a perdonare tutti, a ripartire con tutti, convinto com’è che ‘Cristiano superlativo di umano’ e che ‘non bisogna guardate le foglie che cadono, ma le gemme che crescono’. A preoccuparlo è la rassegnazione: dice per che superarla bisogna stare assieme, con la gente. È uno che sa anche provocarci, mettendo in guardia noi del nord dal rischio più grande, che è la coscienza addormentata. E invitandoci a fare del servizio una scelta di vita, aiutati anche da questa esperienza di incontri siciliani che vale come leggere tanti libri. Per la foto ci accompagna nel terrazzo che dà sulla piazza Alcalà e i portici della marina. Scherza su una antica lapide che obbliga i pescatori a dare un quinto di ogni pescata per il sostegno della Chiesa e ci saluta cordialmente.
Un’oretta di shopping & cartoline passeggiando un’ultima volta nell’assolata via Etnea e poi si rientra per una buona pastasciutta fatta in casa. Il pomeriggio oggi è di assoluto relax: rinunciamo ad andare a cercare spiagge più belle e ci accontentiamo della Playa, dopo un riposino e una sosta con il simpatico Achille, che fa braccialetti per tutti all’ombra degli eucalipti accanto all’Ostello. Qualcuno già comincia a fare la valigia.
Per cena c’è un coloratissimo insalatone, mentre il sole cala nel cielo che s’è fatto nuvoloso e pieno di vento. La serata se ne va a caccia di vampiri e di parole proibite. Domattina sveglia presto: il meteo promette che si potrà vedere l’alba. E poi si incontrerà Ali e sarà una giornata dedicata alla riflessione, prima personale e poi con una condivisione, per rileggere questi giorni e iniziare a vedere quel che il Signore ha detto a ciascuno e a tutto il gruppo, per la crescita della comunità parrocchiale.









