Viviamo bene la Messa per vivere bene le beatitudini: La preghiera Eucaristica.

La Messa è l’incontro con la Trinità che vuole cambiarci la vita. Se non succede che la Messa incide nella nostra settimana, c’è qualcosa che non va: aiutiamoci a lasciarci plasmare dalla iniziativa di Dio che ci raduna, ci perdona, ci parla e ci unisce a sè in una comunione profonda, per mandarci a vivere le Beatitudini e a trasformare in bene questo nostro mondo

La Messa è un incontro così ricco che fatichiamo a coglierne tutti i passaggi… Il rito della Messa è descritto in modo molto dettagliato in un documento della Chiesa che si intitola Ordinamento generale del Messale Romano. Questo documento è contenuto anche all’inizio del nuovo Messale, che abbiamo iniziato ad usare con questo nuovo anno liturgico. Leggiamo con attenzione ciò che dice a riguardo delle varie parti della Messa. Sottolineiamo le parole che ci sembrano più importanti, o le cose che non capiamo o che vorremmo approfondire. Altri spunti di riflessione sono pubblicati sul sito della parrocchia.

In questa domenica viviamo con particolare attenzione la Preghiera Eucaristica

78. A questo punto ha inizio il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione, la Preghiera eucaristica, ossia la preghiera di azione di grazie e di santificazione. Il sacerdote invita il popolo a innalzare il cuore verso il Signore nella preghiera e nell’azione di grazie, e lo associa a sé nella solenne preghiera, che egli, a nome di tutta la comunità, rivolge a Dio Padre per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo. Il significato di questa Preghiera è che tutta l’assemblea dei fedeli si unisca insieme con Cristo nel magnificare le grandi opere di Dio e nell’ offrire il sacrificio. La Preghiera eucaristica esige che tutti l’ascoltino con riverenza e silenzio.

79. Gli elementi principali di cui consta la Preghiera eucaristica si possono distinguere come segue:

a) L’azione di grazie (che si esprime particolarmente nel prefazio): il sacerdote, a nome di tutto il popolo santo, glorifica Dio Padre e gli rende grazie per tutta l’opera della salvezza o per qualche suo aspetto particolare, a seconda della diversità del giorno, della festa o del Tempo.

b) L’acclamazione: tutta l’assemblea, unendosi alle creature celesti, canta il Santo. Questa acclamazione, che fa parte della Preghiera eucaristica, è proclamata da tutto il popolo col sacerdote.

c) L’epiclesi: la Chiesa implora con speciali invocazioni la potenza dello Spirito Santo, perché i doni offerti dagli uomini siano consacrati, cioè diventino il Corpo e il Sangue di Cristo, e perché la vittima immacolata, che si riceve nella Comunione, giovi per la salvezza di coloro che vi parteciperanno.

d) Il racconto dell’istituzione e la consacrazione: mediante le parole e i gesti di Cristo, si compie il sacrificio che Cristo stesso istituì nell’ultima Cena, quando offrì il suo Corpo e il suo Sangue sotto le specie del pane e del vino, li diede a mangiare e a bere agli Apostoli e lasciò loro il mandato di perpetuare questo mistero.

e) L’anamnesi: la Chiesa, adempiendo il comando ricevuto da Cristo Signore per mezzo degli Apostoli, celebra il memoriale di Cristo, commemorando specialmente la sua beata passione, la gloriosa risurrezione e l’ascensione al cielo.

f) L’offerta: nel corso di questo stesso memoriale la Chiesa, in modo particolare quella radunata in quel momento e in quel luogo, offre al Padre nello Spirito Santo la vittima immacolata. La Chiesa desidera che i fedeli non solo offrano la vittima immacolata, ma imparino anche ad offrire se stessi71 e così portino a compimento ogni giorno di più, per mezzo di Cristo Mediatore, la loro unione con Dio e con i fratelli, perché finalmente Dio sia tutto in tutti72.

g) Le intercessioni: con esse si esprime che l’Eucaristia viene celebrata in Comunione con tutta la Chiesa, sia celeste che terrena, e che l’offerta è fatta per essa e per tutti i suoi membri, vivi e defunti, i quali sono stati chiamati a partecipare alla redenzione e alla salvezza ottenuta per mezzo del Corpo e del Sangue di Cristo.

h) La dossologia finale: con essa si esprime la glorificazione di Dio; viene ratificata e conclusa con l’acclamazione del popolo: Amen.