Speciale Azione Cattolica

L’8 dicembre di ogni anno, i laici di Azione Cattolica rinnovano la loro adesione alla Associazione.

Nella nostra parrocchia si è scelta la Messa delle 11 del 6 dicembre per un momento di preghiera con e per l’AC, che si presenta alla Comunità invitando tutti a considerare questa forma di appartenenza alla Chiesa come cammino di formazione, vissuto insieme, in vista della missione.

Lettera aperta del Parroco all’AC

Cari laici dell’Azione Cattolica parrocchiale,

                la vostra festa dell’adesione cade quest’anno praticamente all’inizio dell’anno pastorale. Mentre la Comunità parrocchiale intera continua il suo cammino in questo tempo bello e un po’ difficile e nuovo della nostra storia, anche voi siete provocati dal Signore a ridire con forza la vostra identità e il vostro senso di appartenenza alla Chiesa nella forma della Azione Cattolica. Venite anche voi dal recente rinnovo delle cariche associative: i vostri nuovi responsabili parrocchiali stanno impostando la vita associativa con pazienza e sapienza, cercando di maturare un più consapevole senso di appartenenza alla Associazione.

A questo proposito mi permetto di citare il testo stupendo del Concilio (Apostolicam Actuositatem, 20) che vi definisce come associazione definita «dalle seguenti note caratteristiche:

a) Fine immediato di tali organizzazioni è il fine apostolico della Chiesa, cioè l’evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza, in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunità e i vari ambienti.

b) I laici, collaborando con la gerarchia secondo il modo loro proprio, portano la loro esperienza e assumono la loro responsabilità nel dirigere tali organizzazioni, nel ponderare le circostanze in cui si deve esercitare l’azione pastorale della Chiesa e nella elaborazione ed esecuzione del loro programma di azione.

c) I laici agiscono uniti a guisa di corpo organico, affinché sia meglio espressa la comunità della Chiesa e l’apostolato riesca più efficace.

d) Questi laici, sia che si offrano spontaneamente, o siano invitati all’azione e alla cooperazione diretta con l’apostolato gerarchico, agiscono sotto la superiore direzione della gerarchia medesima, la quale può sancire tale cooperazione anche per mezzo di un ‘mandato’ esplicito».

Vi aiuterà in questo desiderio di espressione sempre più autentica della vostra identità laicale la pubblicazione, proprio in questi giorni, della nuova edizione del Progetto formativo da parte della Azione Cattolica Nazionale: un testo che vi prego di studiare nel modo più attento. Il titolo è tutto un programma: ‘Perché Cristo sia formato in voi’! Il Consiglio parrocchiale di AC cercherà il modo di approfondirlo per tutti gli aderenti.

È un progetto di vita laicale molto interessante, da ridire in modo rinnovato anche in questo tempo. Un progetto di vita in comunione con il Signore nella sua Chiesa, di intensa valorizzazione della vostra responsabilità missionaria e della vostra ricchezza personale, da mettere a disposizione, insieme, della vita della Chiesa. Che vuol dire, concretamente, anzitutto della parrocchia in tutte le sue espressioni. E vi ringrazio molto per i servizi che state vivendo nella nostra comunità, specialmente quelli legati alla educazione dei più giovani, ma anche per molti di voi i servizi legati alla carità verso i più poveri.

È bello poi ricordare che molti di voi sono impegnati a livello diocesano: dalla nostra AC parrocchiale (e mi permetto di dirlo con gioia, come Assistente unitario) provengono diversi membri della Presidenza e del Consiglio diocesano. E anche il Presidente diocesano Nicola Martucci: a lui e alla sua famiglia che lo accompagna in questo servizio desideriamo dare tutto il nostro sostegno.

La Comunità parrocchiale desidera godere dei frutti della vostra presenza: ne siete ovviamente parte integrante. Appartenere all’AC, in realtà, è un itinerario che ha il suo frutto più bello nella esperienza di sentirsi pienamente parrocchiani ‘tout court’. Se il cammino di AC funziona bene, a un certo punto quasi si dimentica di essere di AC, perché si ingigantisce il senso più profondo di appartenere alla Chiesa!

Restiamo in comunione, nel solco tracciato dallo Spirito per la nostra comunità: vivendo le Beatitudini, diventando uomini e donne forti e consolanti, sperimentando una carità sempre più evangelica.

Don Michele

Dal Presidente parrocchiale Patrizio Fergnani

Ho conosciuto l’Azione Cattolica per caso: avevo finito la prima media ed ero troppo grande per andare ancora nella colonia estiva della Montedison, così un amico di mia sorella ha proposto alla mia famiglia di mandarmi a un Campo Scuola. È stato il primo contatto con l’ACR che organizzava il campo: l’amico di mia sorella, Umberto Meloncelli, era il responsabile diocesano.

L’anno dopo abbiamo fatto un gruppo in 3 ragazzi nella Parrocchia di Mizzana, Umberto era il nostro educatore e mi sono iscritto per la prima volta all’Azione Cattolica – ACR.

Nel tempo sarei diventato educatore, responsabile diocesano, regionale; poi presidente parrocchiale (come sono anche adesso a Sant’Agostino). Ho fatto commissioni, campi scuola parrocchiali, diocesani, regionali, nazionali; ho organizzato Convegni Diocesani, Feste del Ciao, Giornate della Pace… incontri regionali con 8.000 ragazzi e nazionali con 30.000 ad incontrare Paolo VI e Giovanni Paolo II.

Al campo scuola dell’estate di 50 anni fa non potevo immaginare quanto l’AC mi avrebbe cambiato la vita: un’esperienza forte di comunità che mi ha accompagnato nella fede e nella crescita personale e sociale.

Qual è la cosa più importante che ho capito grazie all’Azione Cattolica? Penso di aver scoperto che posso essere amico di Gesù e, insieme a lui, essere protagonista della mia vita. Credo di poter portare nella chiesa e nella società la mia presenza di laico credente disposto a mettersi in gioco per il bene comune. Non è facile, non sempre ci riesco…ma so che vale la pena provarci…e che insieme è più facile.

Dai Gruppi Giovanissimi

In parrocchia abbiamo due gruppi Giovanissimi: il gruppo GIMI 1, pensato per i ragazzi di terza media e dei primi anni delle superiori, e il gruppo GIMI 2, per i ragazzi che sono già agli ultimi anni del percorso scolastico.

Il gruppo dei GIMI 1 si è creato un paio d’anni fa, quando abbiamo voluto dividere i gruppi per poter pensare a percorsi che fossero il più possibile adatti ai ragazzi. È un gruppo in evoluzione che si rimodella ogni anno, accogliendo i giovani di terza media che finiscono il percorso ACR.

Nonostante le vite impegnate tra scuola, DAD, sport e impegni vari, ogni settimana ci ritroviamo tutti qui, felici di poter trascorrere una serata insieme. Ci piace leggere la Parola di Dio, provando a capire come possiamo vivere le nostre vite da veri cristiani, ma troviamo molto stimolante anche confrontarci su temi di attualità; ovviamente senza mai farci mancare un po’ di giochi e divertimento!

Il gruppo dei GIMI 2 è un gruppo nato ormai diversi anni fa; lo zoccolo duro si è formato all’ACR e, nel corso degli anni, ha accolto e salutato diversi ragazzi che hanno deciso di fare alcuni pezzi di strada con il gruppo. Il bello è la voglia di stare insieme, di trovarsi e di essere disposti a mettersi in gioco.

Quest’anno è stato un anno particolare, lo sappiamo tutti molto bene. Durante il lockdown abbiamo mantenuto i contatti a distanza, durante l’estate siamo stati coinvolti nell’animazione del Grest parrocchiale e ora, ufficialmente da qualche settimana, abbiamo ripreso il nostro gruppo settimanale. La cosa bella è stata ovviamente ritrovarsi dopo così tanto tempo ma la cosa ancora più bella è stato vedere come ragazzi, che nella frenesia delle loro vite e a causa della molteplicità di impegni erano stati “costretti” ad abbandonare il cammino del gruppo, in questo momento abbiano invece deciso di tornare a camminare insieme.

La bellezza del gruppo sta tutta qui: sapere di avere un gruppo di persone che sono sempre pronte ad accoglierti, in qualunque momento, e a condividere un pezzetto della loro vita con te.

Dall’ACR

L’esperienza educativa proposta dall’Azione Cattolica comprende il cammino annuale dell’ACR (Azione Cattolica Ragazzi) che per la nostra parrocchia si rivolge ai ragazzi dalla 4° elementare alla 2° media.

Il ritrovo è settimanale: il giovedì dalle 18.30 alle 20.

L’esperienza educativa parrocchiale dell’ACR tiene conto delle tre fondamentali dimensioni per la crescita dei ragazzi: l’incontro con Gesù, la formazione e, non meno importante, il gioco.

Il cammino si svolge con incontri settimanali dei ragazzi, accompagnati da un gruppo di educatori della parrocchia, tutti i giovedì sera dalle 18:30 alle 20 nel salone dell’oratorio.

Ci teniamo inoltre a precisare che in questo tempo di emergenza sanitaria la nostra parrocchia si è organizzata per accogliere i ragazzi in pieno rispetto delle norme sanitarie in merito al contenimento della pandemia di COVID-19.

Il gruppo quest’anno conta una decina di ragazzi, molti dei quali nuovi. Il gruppo è in crescita e l’età delle “new entry” ci fa prospettare un bel cammino per i prossimi anni. Il tema dell’anno è “SEGUI LA NOTIZIA”: i nostri acierrini si trasformeranno in una redazione vera e propria e vi terranno aggiornati durante l’anno con l’uscita di un giornale nei momenti caldi dell’anno liturgico!