La Chiesa particolare di Ferrara-Comacchio accoglie con gioia l’iniziativa di Papa Francesco di indire un Giubileo straordinario della Misericordia, e ne fa motivo di intensa esperienza spirituale nel cammino pastorale di questi anni. Nella prospettiva della Nuova Evangelizzazione, della crescita come Popolo di Dio, della educazione sempre più vera alla fede, i cristiani di Ferrara-Comacchio si aprono a sperimentare più profondamente il Signore Gesù e il suo giudizio misericordioso sulle persone e sulla storia. Una esperienza che diventa conoscenza, una conoscenza che diventa testimonianza.
Una proposta educativa
Il Giubileo della Misericordia è una proposta pedagogica particolare. Anzitutto per i discepoli del Signore che partecipano alla vita della Comunità cristiana, nelle parrocchie e nei gruppi ecclesiali. Sempre infatti la Chiesa riceve, sperimenta e annuncia la misericordia del Padre in Gesù Cristo. La Parola, la Liturgia e le opere della carità sono il canto perenne, nella storia, della bontà di Dio. Ma proprio perché i discepoli vivono nella storia, con la sua complessità e le sue fragilità, hanno bisogno di percorsi educativi che li richiamino alla autenticità di Dio e li plasmino secondo la ‘forma’ di Gesù Cristo.
Eppoi il Giubileo è una proposta educativa per i discepoli del Signore che, iniziati ai misteri della fede, vivono debolmente l’esperienza e l’appartenenza a Lui nella sua Chiesa. Riproporre con forza la bellezza della misericordia di Dio può scuotere dalla tiepidezza, illuminare una vita distante dal vangelo, portare a guardare con verità alla dignità della propria persona.
Ancora, il Giubileo è chiaramente, nell’intenzione del Papa, una esperienza di testimonianza per tutti i fratelli non credenti o appartenenti ad altre religioni. Ciò che connota il cristianesimo è un rapporto personale con il Signore Gesù, volto della misericordia del Padre. La Chiesa non ha altro da annunciare se non il Padre che ha risuscitato il Signore Gesù, il quale ha dato la sua vita per amore in riscatto per tutti. La Chiesa non ha altro da annunciare se non che si può incontrare il Signore Gesù risorto e vivo nel suo Corpo che è la Chiesa stessa. Lui è la Porta delle pecore (cf. Gv 10,7). In Lui vi è l’accesso sicuro alle braccia del Padre misericordioso.
Il Sacramento della Riconciliazione
Il Giubileo è anche una proposta educativa tesa a far riscoprire il Sacramento della Riconciliazione, segno vivo ed efficace della conversione e del perdono dei peccati. Celebrare la Confessione significa riconoscere anzitutto il desiderio, che Dio Padre ha, di donare all’uomo la sua Pace in Gesù Cristo. San Paolo esprime in modo accorato questo desiderio: «Vi supplico, in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio!» (2Cor 5,20).
Il pellegrinaggio alla Porta Santa
Attraversare la Porta Santa, in questo anno giubilare, significa rinnovare l’adesione a Gesù Cristo, e la decisione di fare di Lui, che è «la via, la verità e la vita», l’unico riferimento per la propria storia personale, per la propria beatitudine, per la propria maturità. Non si tratta di un fatto intimistico: è un atto pubblico di confessione della fede cristiana e di consapevolezza che il Signore viene ed è protagonista nella storia della comunità umana. Si attraversa infatti la Porta Santa per entrare nell’intimità con Lui, ma anche per uscire nella città ed animarla con il lievito del Suo vangelo.
Il dono dell’indulgenza
Al Giubileo è legato il dono dell’indulgenza, che arricchisce l’esperienza della misericordia del Padre con la «remissione della pena temporale dovuta per i peccati». L’opera indicata per godere di questo dono è il pellegrinaggio verso la Porta Santa, nelle Basiliche Papali di Roma, oppure, per la nostra Arcidiocesi, presso la Cattedrale di Ferrara o la Concattedrale di Comacchio. I portatori di handicap potranno ottenere l’indulgenza passando dalla porta che dà su piazzetta Giovanni Paolo II, nei pressi del campanile della Cattedrale di Ferrara. Le persone che sono impossibilitate ad uscire di casa potranno ottenere l’indulgenza giubilare offrendo la propria malattia e solitudine ricevendo la comunione o partecipando alla santa Messa e alla preghiera comunitaria, anche attraverso i vari mezzi di comunicazione. I carcerati, poi, potranno ottenere l’indulgenza nelle cappelle delle carceri, e ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre.
Le Opere di Misericordia
Il Giubileo è una proposta educativa per una vita ispirata alla misericordia del Padre. Creati a sua immagine, gli uomini realizzano pienamente la loro dignità vivendo, con libertà e responsabilità, la carità verso Dio e verso i fratelli. In questo senso, il Giubileo è anche un annuncio profetico: nel dramma della storia del nostro tempo, nella incertezza a riguardo del futuro, nelle tensioni che a livello locale e mondiale sconvolgono la vita di tutti, la risposta della Chiesa è la via della misericordia, che si declina nella concretezza della accoglienza e del servizio da una parte, e nella profondità della ricerca della verità dall’altra. Le opere di misericordia corporale e spirituale, che il Papa invita a riscoprire, sono la traccia per uno stile di vita nuovo, che rende visibile nella concretezza della storia la Misericordia del Padre, manifestata nella carne di Gesù Cristo.
La nostra Comunità parrocchiale sarà partecipe di tutte le iniziative diocesane in questo anno Giubilare, a iniziare dalla partecipazione alla Apertura della Porta Santa della Cattedrale di Ferrara, che avverrà domenica 13 dicembre, con ritrovo alle ore 16.30 presso la chiesa del Gesù per recarsi processionalmente verso la Cattedrale di Ferrara.