Come ci vestiamo?

Per un digiuno intelligente: ogni settimana qualche spunto per la comunità…

IL SIGNORE DIO PRESE L’UOMO, LO POSE NEL GIARDINO PER COLTIVARLO E PER CUSTODIRLO

dalla Lettera Enciclica LAUDATO SI’ (n. 11)

“…se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea.

La povertà e l’austerità di San Francesco erano una rinuncia a fare della realtà un oggetto di uso e dominio.”

1. COME CI VESTIAMO?

CHIEDIAMOCI. Quando compriamo un capo di abbigliamento, ne abbiamo davvero bisogno o siamo indotti da strategie di mercato? Se costa così poco… chi sfrutta?

LO SAPEVI CHE. Dietro capi di abbigliamento a bassissimo prezzo c’è sempre sfruttamento di mano d’opera spesso di minori, condizioni di lavoro disumane.

In un anno l’industria tessile è responsabile dell’emissione di 1,7 miliardi di tonnellate di CO2.

La produzione annua di tessuti in Europa è di 26 kg per ogni persona e 11 kg vengono gettati nella spazzatura.

UN PICCOLO IMPEGNO. Rifiutiamo la moda veloce (fast fashion) per un modello più etico e sostenibile (slow fashion) Acquistiamo abiti usati magari nei mercatini che sostengono progetti di solidarietà

Leggiamo bene le etichette per capire da dove provengono le materie prime utilizzate e dove il prodotto viene confezionato.

PER PREGARE

Mt. 6,28-30

PER APPROFONDIRE

Film “The True Cost” …docufilm molto interessante su prezzo pagato per i nostri vestiti

Ecco chi produce i nostri vestiti (Nemo – Nessuno escluso 30/11/2017)