Inizia la quaresima: per essere come il Risorto!

La Santa Madre Chiesa ci offre anche quest’anno un tempo speciale per vivere la gioia e l’impegno della conversione. Scegliamo di cuore questa scuola di maturità: siamo illuminati dalla bellezza del Risorto che celebreremo solennemente nella Pasqua e siamo sicuri che il Signore opera in noi per farci diventare belli come Lui!

Concretamente, viviamo le tre dimensioni penitenziali:

– La PREGHIERA. In casa prepariamo il nostro angolo di preghiera, con una candela, la Bibbia, l’immagine che troviamo per tutti in chiesa dal Mercoledì delle Ceneri. Sostiamo ogni giorno in dialogo con il Signore, leggendo e meditando il vangelo. Insieme poi viviamo le celebrazioni eucaristiche, la via crucis settimanale, il Sacramento della Confessione…

– Il DIGIUNO è una piccola esperienza educativa. La Chiesa ci chiede ufficialmente ai maggiorenni, fino a 60 anni, di digiunare (cioè fare un solo pasto) il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo, e ai maggiori di 14 anni di astenersi dalle carni ogni venerdì di quaresima. Ci invita però anche a scegliere personalmente una forma di rinuncia che ci aiuta nella libertà e nel puntare alla essenzialità. Il digiuno infatti libera energie e spazi per la preghiera e la relazione con gli altri, ed è collegato anche alla nostra solidarietà con i fratelli. In ogni settimana di Quaresima, all’interno del foglio parrocchiale, ci sarà una rubrica con alcune riflessioni e proposte per una vita più sobria e rispettosa del creato che il Signore ci ha dato per coltivarlo e custodirlo.

L’ELEMOSINA è la forma concreta di condivisione con i fratelli più poveri. La viviamo sempre in famiglia e in parrocchia. Durante la quaresima continuiamo a condividere i generi alimentari per le famiglie bisognose della parrocchia mettendoli ai piedi dell’altare durante le Messe. In casa, poi, possiamo metter da parte di settimana in settimana qualche risparmio per le iniziative diocesane di solidarietà: il fondo famiglie Caritas e il fondo solidarietà per le parrocchie (da consegnare in chiesa il giovedì santo). Il 26 marzo ci sarà poi la colletta per i terremotati di Turchia e Siria.