Campo ACR 2022 – 16 luglio

Qualche lacrimuccia viene fuori già durante la giornata. Il pensiero va avanti: finisce questo campo, forse qualcuno dell’ACR non ne farà altri insieme perché diventa più grande? Ma don, non si può rimanere insieme anche il prossimo anno? Non si sa, ma intanto la domanda è un buon segno di amicizia, e che il campo è andato bene.

Nella mattinata i ragazzi fanno un po’ di ‘deserto’. Soli soletti, a distanza, nel cortile, scrivono un paio di pagine del diario che gli educatori hanno regalato a ciascuno. Quali sono le cose del campo che ti sono piaciute di più? Quali sono le cose vissute in questi giorni che vuoi continuare a vivere a casa? L’amicizia, l’impegno, l’allegria, il servizio, la prontezza a far pace, la premura verso gli altri… chissà che cosa annotano i ragazzi. Forse le loro famiglie o i loro amici lo vedranno nella vita dei prossimi giorni. Firmando i diari gli uni degli altri, quasi ci si prende l’impegno comune a rimanere uniti.

Prima del deserto, la preghiera di intercessione. Giornali alla mano, attenti alle Sodoma e Gomorra di oggi, come aveva fatto Abramo una volta, si chiede misericordia per tutti. Per i nostri governanti in questo passaggio delicato della crisi di governo, per i responsabili della guerra in Ucraina e delle altre guerre, per i giudici del processo Regeni, per chi fa affari ingiusti aumentando il prezzo del grano…

Il pomeriggio è caldo e tranquillo, dopo il pranzo in cortile, a panini e salsicce grigliate dagli esperti Liuk e Stewie. A gruppetti ci si prepara ad offrire un po’ di divertimento agli altri nella serata conclusiva. Valigie e doccia prima della Messa, che celebriamo insieme agli amici della Sacra Famiglia nel salone che è anche una cappella. Una celebrazione attenta e coinvolgente: una sorta di sosta in casa di Marta, Maria e Lazzaro, per ascoltare la Parola e per sentirsi veramente coinvolti dal Signore e mandati a portare frutto nella vita di tutti i giorni.

Dopo cena il cielo s’addensa di nubi in una luce calda e strana. Lampi lontani senza tuoni impauriscono qualcuno, ma il vento libera il cielo. La serata è comunque all’interno, nella sala delle colazioni. I ragazzi si lanciano simpaticamente in imitazioni, versi di animali, sketch, contorsionismi, valutati dalla giuria degli educatori, che alla fine si trasformano nel più famoso gruppo di rapper della valle agordina:

Niente fragoline fra

e chi lo sa

Sto sulla strada tra Gomorra e Sodoma

E scusa fra

se non sto al passo

Tra me e te tu agordino e io De sasso

Insetticidi e capogiri, ti spacco in due se non cammini/ sto con Fili

easy

siamo i primi

pesto cacche sotto i pini mentre mangio gelatini

(Ah)

E siamo ventisei

ACR o zerosei?

Sto coi miei da Nonno Pietro a Canazei

zecche o nei, non vedo più la differenza

30 euro un souvenir? Bro, faccio senza

Ora con le mani su butto giù il grintuss

ballo con Tommy insieme al resto della crew

E non la chiudo più / e chiedo a liuk,

Do Cacca al diavolo e fiori a Gesù

Rit 

In questo canale 

Ci faccio la diga 

Tutta questa gente e proprio figa 

Ci tocca andare,  tornare 

Ma  nel cuore c’è qualcosa da ricordare

Non siete fighi, siete solo pigri

Imitate i campioni con trucchi capogiri

Ma cosa tiri, finisce 

nel fiume perché tanto non miri (tanto non miri)

In montagna sei stanco, cammini come un sasso

Ti arrendi subito e lasci lo zaino.

C’è chi lo porta, non è una sporta.

Perdi le scarpe e ogni altra cosa 

Siamo in 30 ma non vedo il mare,

scelgo la montagna Mottatonda fa cacare

Scusa sorry per la parola, fatti una risata che fra ti consola 

“Il pesce non lo mangio, non voglio fare il grasso”

Sono proprio stecco, non mi copro e poi collasso

Gioco a carte ma non vedo l’asso

Tiro il dado, 6 6 no grazie passo

Rit 

In questo canale 

Ci faccio la diga 

Tutta questa gente e proprio figa 

Ci tocca andare,  tornare 

Ma  nel cuore c’è qualcosa da ricordare

Liuuuuk liuuuk liuuuk liuuuk 

Basta non vi sopporto più 

C’è un ragno 

Schiaccialo non fare lo sbaglio 

Non è vero che porta guadagno

Tra calci

e diti rotti

Vai a casa col covid

Oppure se sbocchi 

Faccio il giornalino 

Senza farmi notare 

Di notte bambino

In camera e meglio stare 

Non uscire 

Ci sono i mostri 

Prendi la parrucca

Uccidi ostwie il re dei morti

Vuoi il bis fra 

Non so cosa dire 

sta zit  maial 

E fammi finire 

Amico non  fermarti 

Continua a camminare 

Basta lamentarti 

non ti voglio ascoltare 

Se stai annegando 

Puoi stare sciallo

Ti vengo a prendere 

A bordo dello squavallo