Cari ragazzi e genitori, fra pochi giorni riceverete la Prima comunione e la Cresima… Con le vostre catechiste vi state preparando per vivere al meglio (con la testa e con il cuore) questo incontro con il Signore e con il suo Spirito. Dio Padre, con il suo Figlio e lo Spirito, abita in noi, ci mette in condizioni di vivere al meglio, perdonando i nostri peccati e dandoci la forza di fare il bene.
UN TEMPO DIFFICILE MA PREZIOSO. Vi capita di ricevere la Comunione e la Cresima in un momento storico molto, molto particolare. È un tempo in cui per via di una epidemia siamo costretti a guardare in faccia alla debolezza della nostra natura e alle difficoltà di organizzarci per difenderci dalle malattie, costretti a considerare sempre di più e meglio che cosa è essenziale e che cosa no. È un tempo difficile, ma molto ‘educativo’: sia per voi ragazzi che per noi adulti.
IL SIGNORE C’È. Anche in questo tempo il Signore c’è, ed è qui per noi. La Comunione e la Cresima sono segni particolari di questa premura di Dio che ci accompagna. Proprio lui ci aiuta a guardare con serenità le nostre debolezze e a puntare all’essenziale. Lui che, crocifisso e risorto, se ne intende della nostra vita. E l’essenziale è proprio Lui e il suo sistema di vita basato sull’amore. Per Lui e per gli altri. Ce n’è bisogno, di amore forte, in questo mondo.
NELLA COMUNITA’ IL CUORE DELLA FESTA. Assieme a voi, la comunità parrocchiale di S. Agostino sta cercando di sperimentare questo amore straordinario, che ispira una vita nuova, piena di giustizia e di solidarietà e di condivisione, anche in questo tempo difficile.
A causa delle limitazioni causate dalla pandemia, non sarà possibile vivere come vorremmo la continuazione della festa nella convivialità e nella intimità della famiglia e degli amici. Forse questo ci aiuterà ancora di più a centrare l’attenzione sulla forza del Sacramento, mentre mettiamo in cantiere (non appena sarà possibile) anche una bella festa che coinvolga i parenti e gli amici. Dio non si fa problemi di tempo. Alcuni, a causa delle limitazioni, hanno preferito rinviare la celebrazione, avendo i parenti lontani e impossibilitati a muoversi. È stato bello condividere nel dialogo queste scelte, che sono pienamente legittime: la celebrazione del Sacramento è solo rinviata, mentre rimane viva l’esperienza della comunione tra di noi e della partecipazione alla vita della comunità.