INIZIA LA QUARESIMA!

Mercoledì 26 febbraio, con il rito delle ceneri, ci mettiamo nel cammino penitenziale e battesimale di preparazione alla Pasqua.

Anche se non possiamo riunirci a causa delle disposizioni di prevenzione sanitaria, viviamo in comunione questo avvio del cammino quaresimale. Ognuno, personalmente o in famiglia, può trovare durante la giornata un momento di preghiera, vivere il digiuno e la carità. Possiamo seguire la S. Messa: del vescovo alle 18.30 su Telestense, oppure in diretta Facebook dalla parrocchia alle 21.

Uno schema per la preghiera in famiglia (con il significativo gesto delle ceneri) può essere trovato sul tavolo all’ingresso della chiesa o scaricato qui: CENERI-PREGHIERA-IN-FAMIGLIA.
Tutti insieme vivremo il rito delle ceneri nella prima messa domenicale che potrà essere celebrata.

 

Il cammino quaresimale

Durante la Quaresima, guidati dalla Parola di Dio della liturgia domenicale, vivremo un itinerario
– di riscoperta del Battesimo che è a fondamento degli stili di vita cristiani: il vescovo Gian Carlo, nel programma pastorale annuale, ci ha invitato a considerare i nostri stili di vita come fioriture della esperienza battesimale. Rinati nell’abbraccio di Dio, viviamo da laici, da preti e da religiosi nello stile del vangelo; nella prima settimana di Quaresima siamo tutti invitati a vivere l’esperienza degli Esercizi spirituali in parrocchia, proprio sul tema della riscoperta del nostro Battesimo.
– di comunione con il Signore nella preghiera personale, famigliare e comunitaria
– di attenzione al significato concreto del digiuno per fare scelte di giustizia e di solidarietà. Si ricorda che il mercoledì delle ceneri la Chiesa ci invita a digiunare e all’astinenza dalle carni. In ogni settimana della Quaresima verrà dato qualche spunto per vivere il digiuno come esercizio di essenzialità, di giustizia e di solidarietà.
– di carità e condivisione, seguendo l’invito del vescovo Gian Carlo: «Anche quest’anno, i fronte alla situazione difficile dell’occupazione dei giovani, alla perdita dell’impiego di molti adulti, alle crisi commerciali e aziendali, vi propongo un’attenzione particolare al contributo per il Fondo diocesano per il lavoro». In casa, teniamo un salvadanaio o una busta per raccogliere di settimana in settimana la nostra offerta: sarà consegnata nelle celebrazioni pasquali.
Ci può aiutare nella riflessione all’inizio di questa Quaresima il messaggio molto bello di papa Francesco, che si intitola: «Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20).
Il papa invita a considerare il Mistero Pasquale come fondamento della nostra conversione: è l’incontro vero, concreto e intimo con il Signore risorto!
Da questo incontro nasce l’urgenza della conversione: è il desiderio di corrispondere all’amore di Dio, che sempre ci precede, in una esperienza di dialogo cuore a cuore, da amico ad amico.
Stando con il Signore crocifisso si rinnova poi e si amplifica in noi la sua compassione per i più bisognosi, che ci porta a scelte di condivisione

Ci può aiutare anche l’omelia del vescovo Gian Carlo per il mercoledì delle ceneri: una riflessione molto bella sul cammino e sulle opere penitenziali a partire dalle letture della Messa.

Il digiuno per vivere la carità

La Chiesa ci educa con l’antichissima tradizione del digiuno. Il digiuno è una grande espressione di libertà, di dominio; è educazione a considerare il valore delle cose in funzione dell’amore! La Chiesa ci indica alcune forme ‘canoniche’ di digiuno (riportate qui sotto): ognuno può anche decidere personalmente qualche altra forma di rinuncia (a certe cose materiali o a certe abitudini). L’importante è l’obiettivo, spirituale e materiale: anzitutto essere più a disposizione degli altri nel servizio, nell’ascolto, nella accoglienza, nel perdono; e poi, l’elemosina che facciamo ai poveri dovrebbe essere una vera condivisione del nostro necessario cui impariamo a rinunciare!
Il digiuno canonico consiste nel fare un unico pasto durante la giornata (si può prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera)
L’astinenza consiste non fare uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati.
Quando? Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore;
L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima.
Chi è tenuto? Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni (in salute) fino al 60° anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.