Camminiamo con gioia?

Commento al Vangelo del 1 dicembre 2019.

Avvento significa che qualcuno sta per arrivare o che qualcosa sta per accadere. I cristiani si rimettono in cammino perché hanno almeno intuito che si tratta di qualcosa di importante, di decisivo per la loro vita e per la vita dell’umanità intera. Ci rimettiamo in cammino insieme, con gioia, per sperimentare meglio quel che sta accadendo, per conoscere meglio Colui che sta venendo, perché vogliamo lasciarlo entrare di più nella nostra vita, e vorremmo che entrasse di più nella vita della gente che conosciamo: dei nostri famigliari, dei nostri vicini di casa, della gente del nostro quartiere…

Sappiamo che l’unico accesso a Lui è la Chiesa, che lo annuncia e che custodisce nelle Scritture la rivelazione di Lui, e del Padre, grazie allo Spirito. Riprendiamo dunque il cammino dell’anno liturgico rimettendoci testardamente in ascolto delle Scritture.

Ci aiuta oggi (e in tutto il tempo dell’Avvento) il grande Isaia (2,1-5), voce poetica e profetica del Messia. Ci annuncia il sogno di Dio. Ci invita a guardare il mondo con lo sguardo di Dio. Dio vede i popoli divisi, vede un sacco di gente lontana da lui, vede le persone ingiuste che fanno scelte violente, vede le fabbriche di armi e vede chi usa le armi per ammazzare gli altri, vede gli eserciti che credono che la guerra sia un’arte da imparare bene.

E non ci sta, il Padre buono di tutti. E pensa a come fare per rimettere le cose a posto. E decide di non seguire la via del diluvio, del fare piazza pulita, dell’azzerare tutto. Segue, il Padre buono di tutti, una via più difficile. Vuole a tutti i costi fare dell’umanità una sola famiglia. Vuole radunare tutti i popoli attorno a sé.

La via che segue è quella di ‘insegnarci pazientemente le sue vie’. È la via dell’ascolto interiore della sua Parola, in un clima di intimità e di figliolanza. È convinto, il Padre buono di tutti, che prima o poi tutti si renderanno conto che vale la pena andare da Lui ed ascoltarlo, perché non c’è parola più vera e più saggia e più consolante.

Solo dall’ascolto della sua parola esce la possibilità di ‘camminare per i suoi sentieri’. Nessuno, sempre ripeterci Isaia, può percorre vie di pace e di fraternità se non è smosso profondamente nel cuore e nella testa dalla Parola di Dio. Nessuno può smettere di fare guerra, di produrre armi, di litigare, di emarginare, di rubare, di fare le scarpe agli altri, se non si mette veramente a ‘camminare nella luce del Signore’.

In questa prima settimana di Avvento allora possiamo camminare nella fede chiedendoci se davvero siamo in una esperienza di gioia, chiedendoci dove stiamo andando, dove stiamo correndo con tanta fretta e frenesia… Possiamo camminare chiedendoci che cosa ci fa veramente felici o se ci stiamo veramente accorgendo che il Signore ci indica le sue vie per camminare sui suoi sentieri.

Indizi dell’Avvento… Disseminiamo nel quartiere (nei pali della luce, nella panchine, nelle porte dei condomini, e dove la fantasia ci suggerisce) i cartoncini preparati ogni settimana come piccole provocazioni di riflessione per i nostri vicini …