Mercoledì 1° marzo inizia la Quaresima, tempo liturgico di preparazione alla solennità annuale della Pasqua. La viviamo con gli occhi puntati sulla grande celebrazione della passione, morte e risurrezione di Gesù: tutto l’impegno quaresimale ha senso solo come adesione alla vita nuova che il Signore risorto ci dona continuamente e che possiamo fare nostra in un serio cammino di conversione. Il Papa Francesco, nel suo messaggio per la Quaresima di quest’anno, ci ricorda che «il cristiano è chiamato a tornare a Dio con tutto il cuore, per non accontentarsi di una vita medioce, ma crescere nell’amicizia con il Signore». Ecco: non accontentarsi di una vita cristiana mediocre!
Viviamo la Quaresima approfondendo in modo particolare uno dei temi del nosrto programma pastorale annuale: renderci conto che siamo poveri, che dobbiamo diventare poveri, che dobbiamo darci una mano tra poveri. Inizieremo il cammino, il mercoledì delle ceneri, sentendoci ripetere personalmente le parole che Dio Padre disse ad Adamo: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» (Gen 3,19). Cercheremo di fare i conti con la nostra debolezza, con il nostro peccato, la nostra morte. Se, come dice San Paolo, il Signore nostro Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per noi, perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà, (cf. 2 Cor 8,9), vuol dire che la nostra povertà è una cosa seria!
Il Consiglio pastorale parrocchiale sta elaborando assieme ai preti gli spunti di approfondimento per il cammino quaresimale. Ogni domenica ci lascieremo aiutare dalla Parola di Dio, specialmente dal Vangelo, per renderci conto delle forme della nostra povertà e dei corrispondenti doni di Dio, che è la nostra vita, la nostra ricchezza, la nostra felicità. Di settimana in settimana si potranno trovare i suggerimenti per la riflessione e la preghiera personale: è bello e importante sapere che si cammina insieme, che ci si impegna insieme nella preghiera, nell’elemosina e nel digiuno. Sul retro di questo foglio alcune note e alcuni appuntamenti per la vita comunitaria.
Non dimentichiamo la Confessione in questo tempo di preparazione alla Pasqua: è il Sacramento del sicuro perdono che Dio, con grande desiderio, vuole offrirci continuamente!
Nota sul digiuno e l’astinenza
La Chiesa ci educa con l’anitchissima tradizione del digiuno. Il digiuno è una grande espressione di libertà, di dominio; è educazione a considerare il valore delle cose in funzione dell’amore!
Riportiamo le indicazioni canoniche su digiuno e astinenza (che non sono facoltative…): ognuno può anche decidere personalmente qualche altra forma di rinuncia (a certe cose materiali o a certe abitudini). L’elemosina che facciamo ai poveri, dovrebbe essere una vera condivisione del nostro necessario cui impariamo a rinunciare!
Il digiuno canonico consiste nel fare un unico pasto durante la giornata (si può prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera)
L’astinenza consiste non fare uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati.
Quando? Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo;
L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima.
Chi è tenuto? Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni (in salute) fino al 60° anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.