Questa mattina è il vescovo Livio, che è pastore di Forlì-Bertinoro, a guidarci nella riflessione sulla Parola. Dopo la colazione e un tentativo, fallito per esaurimento scorte, di prendere subito il pranzo al Pingo Doce, inizia la preghiera. L’evangelista Luca racconta l’esperienza dei pastori che ricevono l’annunciazione (Lc 2,15-20). Dormono. Si svegliano. Partono in fretta. Vedono e tornano contenti. Come i pastori, noi siamo la comunità dei chiamati perché amati. Non perché migliori… Qui siamo in tanti, una massa, ma il Signore vuole che siamo sempre piccolo lievito, li dove siamo! Portatori di gioia, pace riconciliazione, fiducia. Il Signore ha fiducia di ciascuno di noi! Tu hai fiducia in te stesso?
Cercare il Signore senza sosta: l’amicizia non vive di rendita! Lo incontro personalmente ogni giorno?
Incontrare Gesù INSIEME, come i pastori!
La prima chiamata è alla vita! Poi ci sono le chiamate personali, che fanno si ciascuno un figlio unico e irripetibile.
Maria medita, mette insieme i pezzi sotto gli occhi di Gesù… Importante in questi giorni meditare annotare qualcosa!
Occhio a quel che ti rende schiavo! Utile l’amicizia: aiutarsi ad essere persone libere, far notare le schiavitù!
Confessarsi: leggere la vita con gli occhi dei Gesù. Nella adorazione: ringraziare Gesù per la sua presenza e lasciarci guardare da Gesù con la sua misericordia. Come prendere il sole. Gesù vivo ci vuole vivi!
Alla parola del vescovo segue il tempo dell’adorazione eucaristica e della possibilità della celebrazione della Riconciliazione. Cerchiamo di immergerci nel colloquio con il Signore Gesù veramente presente nel Pane consacrato: c’è veramente lui in quell’umile forma sull’altare. Il coro del Rinnovamento nello Spirito cerca di gestire il momento, con un fiume di parole di preghiere e di canti che riempiono il silenzio. Troppo. Tanto che per alcuni di noi diventa una lagna che impedisce il colloquio personale. Altri però sono aiutati. Bisogna imparare, e impariamo che i linguaggi della preghiera sono diversi. Quello più sicuro è la Messa, che celebriamo volentieri a fine mattinata con il vescovo Livio, semplice e saggio e arguto nel suo stile paterno.
Per il pranzo torniamo al Pingo: ora c’è abbondanza di menu dei pellegrini, che andiamo a consumare sotto i platani di un parchetto sulla Avenida dos Bons Amigos. E come buoni amici spuntano due anziani e tre bimbi portoghesi. I primi calano dalla finestra del palazzine popolare patatine e prosciutto per noi. Sono Dealfina e Joaquin. I secondi, piccoli piccoli, vengono a danzare e a cantare e a prendersi i nostri applausi. Sono Elisa e il sui fratellini. Una carezza di Dio che ci ama sempre attraverso qualcuno.
A Lisbona cerchiamo un posticino per dedicarci ad un momento di condivisione di gruppo. Percorsa la ripida salita sui binari della vecchia funicolare, ci accoccoliamo nel Miradouro do Torel, con una splendida vista sulla città, dall’azzurro mare a sud all’azzurro palco della GMG a Nord. Un tempo di silenzio e poi lo scambio delle perle e delle difficoltà che stiamo scoprendo in questi giorni. Ci ascoltiamo volentieri, godendo delle intuizioni degli altri e dei passi dell’ascolto della Parola di questi giorni e della crescita dei legami tra di noi e della reazione positiva alle ristrettezze logistiche di questi giorni. Si sta bene tra, carezzati dalla brezza che mitiga il sole cocente, tentando qualche piccolo passo di fraternità e di amicizia.
Tornati in piazza, caffè, cartoline e gadget della GMG. Poi su dall’altra parte del vallone, per il Bairro Alto, quartiere vivace attraversato dai piccoli e simpatici tram. Prendiamo una sangria sul Miradouro Sao Pedro, con la vista spettacolare sulla città vecchia. Il suo profilo si staglia sul cielo ancora azzurro e ventoso.
La cena è all’ormai famoso Cow beef & cocktails, comodamente seduti a conversare. Poi ci si incammina. La metro a Cais de Sodrè, il treno a Rossio. Mentre torniamo, arrivano pian piano le notizie per domani, gran giorno della Veglia con il Papa. Preghiera dei ferraresi alle 7.30, e poi appuntamento alle 12 alla stazione di Braco de Prata: faremo tutti insieme il pellegrinaggio al Campo della Grazia.














