GMG Lisbona – 1 agosto 2023

Giornata di passaggio e di ambientazione, oggi. L’evento importante è questa sera, alle 19: la S. Messa di apertura ufficiale della GMG! Sveglia prestino, chè la Escola Antonio Torrado chiude… e alle settemmezza siamo già in cammino verso la parrocchia di Santa Maria, dove siamo stati accolti ieri e dove ci offrono la colazione, che consumiamo in cerchio, mentre altre centinaia di giovani alloggiati in zona arrivano festosamente assonnati. Ci si trova tutti i ferraresi per le Lodi, che celebriamo in modo un po’ arrugginito: per molti è una occasione per imparare la Liturgia delle Ore, qui nella bianca e ampia e moderna chiesa. Ormai il ‘breviario’ è un lontano ricordo superato dalla comodità degli smartphone. A gruppi ci si avvia a Lisbona. Giorno di turismo. Un autobus al volo per la stazione e poi il trenino che veloce arriva a Rossio. La nostra prima meta è Casa Italia, per conoscere il luogo e per segnalare ai piani alti che qualche doccia in più non farebbe male. L’accoglienza è simpatica e vivace. Il caffè espresso il migliore di Lisbona, finora. La zona della città è già in parte off-limits, chè è nel vicino Parco Edoardo VII che si celebrano alcuni incontri importanti, e si fanno gli ultimi preparativi, protetti da un cordone di forze dell’ordine e volontari, mentre si sentono ad alto volume i necessari check-sound. Un po’ a piedi e un po’ in metro, ci dirigiamo curiosi verso il centro. È una bellezza di incontri tra gruppi che rumorosamente si salutano e cantano e gridano. E insieme fanno foto, che subito attraversano i social. E firme coreane, messicane, americane, australiane sul tricolore che alcuni portano fieramente. Riemersi alla Baixa, ci immergiamo ancor di più nel popolo colorato che si infittisce nel centro cittadino: la piazza del Commercio, la via Augusta, la zona della Cattedrale, l’antica Alfama… Un po’ impegnativo trovar da mangiare. Il sistema dei locali convenzionati e presi d’assalto da lunghe file di giovani affamati qui in centro non funziona molto. Dopo aver tentato quattro locali, sfruttiamo un mini-market che ha esaurito però le scorte convenzionate… vabbè, ci vuole pazienza. Si mangia in cerchio a terra in un ampio marciapiede della Piazza dei Restauradores, nella regale e regolare zona di Santa Justa, e poi via per continuare verso l’antica e intricata Alfama, dove ci sta la stupenda cattedrale romanico-gotico-barocca (impariamo un po’ di storia complicata della città) e il reticolo di viuzze che van su e giù accanto all’ampio fiume Tago. Dal Miraduro di Santa Luzia la vista è bloccata dalle modernissime navi da crociera ormeggiate proprio lì davanti. Ma è bella lo stesso. Prima di avviarci per la Messa, una bibita fresca sul molo carezzato dalla brezza marina. Decidiamo che è meglio anticipare il passaggio nei luoghi convenzionati per la cena, accontentandoci del poco che è rimasto di poche e di supplì. Per la Messa non riusciamo ad arrivare al parco. Seduti sotto un megaschermo nei Giardini dell’Avenida da Libertade partecipiamo volentieri, in un bel clima di preghiera, alla celebrazione presieduta dal Patriarca di Lisbona, che ci saluta sobrio ed elegante in tante lingue. Una celebrazione preparata con molta cura, accompagnata dall’orchestra che solennemente e pomposamente anima il canto. L’omelia commenta il viaggio gioioso e deciso di Maria che va a visitare Elisabetta, il brano scelto dal Papa per questa GMG. Capiamo un po’ (rileggeremo l’omelia in italiano…) che anche noi possiamo portare volentieri il Signore, incontrarci nella sua autenticità, arricchire il nostro mondo con la sua pace, offrire una testimonianza di impegno autentico. Sarà scomodo stare sull’asfalto, ma è proprio una Messa ‘cattolica’, che viviamo appicciati ai giovani di tutto il mondo, che nemmeno conosciamo, ma dalle cui bocche escono le nostre stesse parole. Per la comunione un po’ di indecisione. Pare che così lontano dal palco non la portino, e che debba bastare un segno di croce in fronte fatto dal prete. Ma quando la Messa è finita arrivano gli ombrelli bianchi. È il Signore!