Gmg Lisbona – 31 luglio 2023

È ancora buio fitto quando si parte dal piazzale della canonica, caricati i misuratissimi bagagli nei pulmini. Siamo assonnati ma carichi per l’esperienza che iniziamo: la Giornata Mondiale della Gioventù è una novità per quasi tutti noi. E chissà in cosa ci farà crescere quanto al nostro cammino personale di fede e di maturità, al nostro senso di appartenenza alla Chiesa, alla fraternità che costruisce la comunità parrocchiale.

I genitori ci salutano un po’ trepidanti. Puntuali all’aeroporto di Bologna, ci tocca foraggiare Ryanair per un malinteso sull’imbarco dei bagagli, che dobbiamo pagar di nuovo. Il volo è tranquillo, sopra l’Appennino, la costa ligure e francese, la larga e brulla Spagna. Appare il vasto oceano blu e si scende allegri e non senza scossoni a Lisbona. L’Aeroporto è già una festa di giovani e colorati pellegrini, rumorosi di tante lingue.

Non ci vuole molto, fra la metro sottoterra e un simpatico trenino in superficie, ad attraversar Lisbona fino ad Agualva, un centro della grande periferia dove saremo alloggiati. Palazzoni popolari costruiti apparentemente senz’ordine, traffico tranquillo nella mattinata limpida e assolata, coi panni stesi dappertutto a sventolare, gente di tutti i colori che parla l’incomprensibile e musicale portoghese. Inizia il pomeriggio di paziente attesa, con le frammentarie informazioni che i bravissimi don Adrian e don Paolo cercano di carpire dai responsabili che tentano di accoglierci. Pare quasi che vogliano farci far esercizio di pazienza. Ma tant’è, la gmg è anche questo. Finalmente alle 15, ricevuto il coloratissimo kit dei pellegrini e messo in pancia qualcosa preso in fretta in un mini market chiacchierando nella piacevolissima brezza di Cacem, siamo accompagnati alla Escola Basica dove dormiremo. Possiamo per ora lasciare i bagagli: questa sera ci diranno meglio come sistemarci. L’occhio scorge tre docce nel portico del cortile. Ce ne saranno altre in giro?

Un quarto d’ora di cammino e siamo di nuovo in stazione: il simpatico trenino, affollato di pendolari ci porta al gioiellò turistico di Sintra, antica residenza estiva dei reali Portoghesi. Palazzo mobili e coloratissimi spuntano nella macchia di querce, eucalipti, pini ed altri esotici alberi. Piacevole passeggiare per il centro storico, pieno di turisti e personaggi curiosi che lungo le vie vendono le loro paccottiglie.

Arrivano notizie: si può tornare alla Escola dalle 21, dopo essersi organizzati autonomamente per la cena. Sfruttiamo questa sera il badge al Burger King di Cacem, e poi all’alloggio, davanti al quale ripassiamo qualche bans Italo-brasileiro mentre i volontari arrivano per aprirci. Un’avventura sistemarci nelle aule e nei saloni. Qualcuno riesce a fare la rinfrescante doccia. Usanti una delle tre a disposizione. Domani a Casa Italia spiegheremo la situazione, mentre i nostri Paolo e Adrian continuano a contrattare con i volontari.

Domani alle sette e venti fuori tutto, fino alle 21. Ci aspetta una giornata turistica a Lisbona, prima della ufficiale Messa di accoglienza alle 19.