3. Come facciamo la spesa?

Per un digiuno intelligente: ogni settimana qualche spunto per la comunità…

IL SIGNORE DIO PRESE L’UOMO, LO POSE NEL GIARDINO PER COLTIVARLO E PER CUSTODIRLO

dalla Lettera Enciclica LAUDATO SI’ (n. 11)

“…se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea.

La povertà e l’austerità di San Francesco erano una rinuncia a fare della realtà un oggetto di uso e dominio.”

3. COME FACCIAMO LA SPESA?

CHIEDIAMOCI. Quando andiamo a fare la spesa soddisfiamo un bisogno primario ed essenziale per noi e per la nostra famiglia, di cura e sussistenza.

Come, dove e da chi è prodotto il cibo che portiamo sulle nostre tavole?

Quanto cibo sprechiamo?

Quante persone non potranno saziarsi come noi?

Scegliamo con cura e con la dovuta informazione o prendiamo ciò che ci viene suggerito di acquistare?

LO SAPEVI CHE. Le aree naturali convertite in agricoltura sono circa 3 milioni di kmq?

Cioè, escludendo Groenlandia e Antartide il 40% del pianeta oggi è dedicato alla produzione di cibo con un consumo di acqua pari al 70% del consumo totale umano di acqua dolce?

Lo sapevi che l’agricoltura intensiva è la maggior responsabile della perdita di biodiversità e della scarsità idrica totale?

UN PICCOLO IMPEGNO.

Facciamo una lista della spesa ragionata, misurata con i reali bisogni e sostenibile, evitando accumuli che inevitabilmente producono spreco.

Privilegiamo prodotti a km zer0, sfusi o con il minor imballaggio possibile.

Verifichiamo che dietro l’acquisto di un determinato prodotto (passata di pomodoro, olio…) non ci sia sfruttamento di mano d’opera.

PER PREGARE.

Mt. 14,13-21

Esodo 16,16-23

PER APPROFONDIRE.