Nel presepe e nella Messa Gesù vuol fare di noi un solo corpo…

Novena di Natale 202123 dicembre

È proprio bello stare davanti al presepio e al tabernacolo, Signore. Ci aiuta vedere la scena della tua nascita a Betlemme mentre celebriamo l’eucaristia in chiesa. O mentre siamo a casa e conversiamo un po’ con te nelle nostre giornate. Sentiamo che ci offri una esperienza di comunione.

Il presepe ispira dolcemente unità. Vediamo nel presepe un clima di pace, la pace che emana da te e invita ad essere uniti. Davanti a te bambino, Figlio di Dio che umilmente ti affacci nella storia, ci si sente attratti e invitati a lasciar perdere le contese, i litigi, le distanze. Maria e Giuseppe sono tutti concentrati su di te e vivono insieme al tuo servizio, dialogando e mettendosi d’accordo sul da farsi di momento in momento. E così i pastori. E così i Magi… Sai creare attorno a te, Signore, un respiro comune, una attenzione premurosa e condivisa, una disponibilità di tutti a darsi una mano per farti stare bene. E ad accogliere il dono della tua pace. E la premura per te si riversa facilmente nella premura per gli altri.

Un solo corpo e un solo spirito! È proprio così che chiamiamo il momento della Messa nel quale ci muoviamo verso di te e tu verso di noi per farti mangiare. È il momento in cui ci vuoi fare sperimentare l’unione meravigliosa con te (concorporei e consanguinei), ma anche tra di noi! Noi che siamo molti e diversi, ci sentiamo trattati bene da te, tutti allo stesso modo. E mentre ti riceviamo, come nel presepio vediamo anche l’affetto degli altri verso di te e di te verso quelli che ci stanno accanto. Forse dobbiamo farci più caso. Forse dobbiamo superare una certa abitudine a vivere la messa in modo piuttosto individualista. Nella preghiera eucaristica ci fai esprimere chiaramente questo tuo desiderio, quando il prete chiede al Padre: «… perchè diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito». In comunione con te possiamo, dobbiamo tendere ad essere così uniti tra di noi da poter dire che siamo una cosa sola, che camminiamo veramente insieme, che che viviamo in ‘sinodo’. In realtà, la nostra esperienza, Signore, è un po’ scarsa in questo. Con pochissime persone ci sentiamo in un rapporto così bello da poter dire che siamo una cosa sola. Eppure tu vuoi che sperimentiamo questa unione con tutti: con i nostri famigliari, con i fratelli della comunità cristiana, con i nostri amici, con tutti gli uomini e le donne che tu hai creato e amato follemente. È un progetto enorme, Signore, e noi siamo così piccoli… ma siccome tu ci credi e continui a proporcelo e ad offrirti per farcelo vivere, ci stiamo!