Nel presepe e nella Messa Gesù si fa mangiare

Novena di Natale 2021 – 22 dicembre

Betlemme, la mangiatoia, l’altare. Certo che le pensi proprio bene le cose, Signore. Prendi ad esempio la questione del pane. È così così centrale nel tuo offrirti a noi che hai cominciato dalla tua nascita. Hai scelto di venire al mondo a Betlemme (letteralmente la ‘città del pane’) e di essere subito messo in una mangiatoia. Non la culla nell’alloggio, ma la mangiatoia nella stalla. Fin da subito un Dio da mangiare. Non solo il Dio che offre un banchetto di cibi succulenti e di vini deliziosi per tutti i popoli (come avevi fatto dire dal tuo profeta Isaia). Il cibo per eccellenza sei proprio tu, Signore. E la mangiatoia ci rimanda alla mensa dell’ultima cena, nella quale ti sei identificato con il pane e il vino. E la mensa dell’ultima cena è ogni altare nel quale in ogni parte del mondo e in ogni tempo ripresenti il dono di te per la nostra vita.

L’essenzialità del pane. Ti offri infatti come pane, come nutrimento essenziale e semplice. Perchè tu sei la vita. E senza di te non non esistiamo. Perchè tu ci hai creato e hai creato il mondo dal quale abbiamo il sostentamento, in un’armonia di dono che è tutta da contemplare e da custodire. Il pane, frutto della terra e del nostro lavoro, diventa il tuo Corpo che riassume in sè l’umanità intera e tutto il creato.

La gioia del vino. Ti offri anche come vino, frutto della vite e del lavoro dell’uomo. Se con il pane ci dici l’essenzialità del tuo dono di vita, con il vino (che è il tuo sangue) ci dici la gioia e la forza e la fantasia dell’amore che circola nella Trinità. Una sovrabbondanza inesauribile, della quale ci fai continuamente partecipi.

Concorporei e consanguinei. E così diventiamo tuoi concorporei, tuoi consanguinei, quasi come i bimbi nel grembo della mamma. Nella Eucaristia si realizza in modo vero e intimo l’intreccio della nostra persona con la tua. Una unità così forte da diventare una cosa sola. Solo tu puoi fare questo. Solo con te possiamo raggiungere una unità così profonda. Per quanto vogliamo bene a una persona, non riusciamo a mangiarla. E per quanto una persona ci voglia bene, non riusciamo a farci mangiare. Solo tu, Signore, sai donarti in modo così vero da sostenere veramente la nostra vita con la tua forza e la tua sapienza.