Liberi per credere

Commento al Vangelo del 10 marzo 2019.

Iniziamo la Quaresima aiutati dal Signore risorto a riscoprire la nostra libertà, che lui ha voluto creandoci e ha difeso salvandoci. Dio è il garante della nostra libertà di scegliere, tanto da rischiare che noi lo rifiutiamo… A riflettere su questo mistero ci aiuta l’esperienza di Gesù nel deserto, tentato dal diavolo (Lc 4,1-13) con alcune righe tratte dal profondissimo commento che ne fa il Grande inquisitore (cf. F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov):

– In quelle tre domande tutta la storia successiva dell’umanità viene come predetta e fusa in un unico insieme; in esse sono rivelate le tre forme nelle quali convergeranno tutte le insolubili contraddizioni storiche della natura umana su tutta la terra…

– Ricorda la prima domanda: anche se non proprio alla lettera il suo senso era questo: ‘Tu vuoi andare nel mondo e ci vai a mani vuote, con una certa promessa di libertà che essi, nella loro semplicità e innata sregolatezza, non possono nemmeno concepire, una libertà che temono e paventano, giacché non c’è mai stato nulla di più insopportabile, per l’uomo e per la società umana, della libertà! Ma le vedi quelle pietre in questo spoglio deserto arroventato? Trasformale in pani e l’umanità correrà dietro di te come un gregge, riconoscente e sottomesso, sebbene eternamente in ansia che tu possa ritirare la mano e negarle il pane.’ Ma tu non volesti privare l’uomo della sua libertà e rifiutasti la proposta pensando: che libertà può essere quella comprata con il pane? Replicasti che l’uomo non vive di solo pane…

– Scegliendo ‘i pani’, tu avresti dato una risposta all’ansia comune e eterna dell’umanità, sia di ciascun singolo individuo sia dell’intera compagine umana, l’ansia che si riassume nella domanda: ‘chi venerare?’. La preoccupazione più assillante e tormentosa per l’uomo, fintanto che rimane libero, è quella di trovare al più presto qualcuno da venerare….

– …solo colui che acquieta la coscienza degli uomini può dominare la loro libertà. Con il pane ti veniva dato un vessillo inconfutabile: dagli il pane e l’uomo si inchina, giacché non v’è nulla di più inconfutabile del pane, ma se qualcun altro al di fuori di te s’impadronisce della sua coscienza – oh, allora egli sarà persino capace di gettare via il tuo pane e di seguire colui che seduce la sua coscienza. In questo avevi ragione. Giacché il segreto dell’esistenza umana non è vivere per vivere, ma avere qualcosa per cui vivere…