Campo Giovanissimi 2016

Poco più sopra di Alleghe, superato Caprile, ci si ritrova ai piedi della Marmolada in una frazione quasi inesistente formata da qualche casa, un bar, un’ambulanza, un paio di galline e la casa “Maria Immacolata”: questa è Boscoverde di Rocca Pietore. Il campo giovanissimi 2016 nasce quasi per caso dalla necessità di alcune parrocchie amiche di proporre ai propri ragazzi un’esperienza di formazione senza avere le forze per organizzarla. Così, dopo il cammino dell’ACR Sant’Agostino-Corpus Domini, in un solo anno abbiamo vissuto la seconda esperienza interparrocchiale! Se sette giorni sono pochi per conoscersi, già dal primo minuto della messa iniziale del campo era chiaro che una Presenza viva ci avrebbe accompagnato, che avrebbe compensato le nostre forze laddove noi educatori non saremmo riusciti ad arrivare, che avrebbe scaldato e fatto germogliare quei piccoli semi che umilmente avremmo provato a gettare nei cuori di ognuno dei ragazzi; e così è stato. Per la riuscita di una buona ricetta ci sono certo gli ingredienti principali (che vi lascio immaginare), ma ancora più importanti, come Gesù ci ha insegnato, sono quelli collaterali, come il sale, quelli che sebbene invisibili fanno la differenza, gli insaporitori! Il sapore più grande ce l’hanno regalato le cuoche, alle prese con delle piastre arrugginite e fumanti, che oltre ad essere ottime cuciniere, sono madri, amiche, esempi di vita. A insaporire le vivande spirituali ci ha pensato don Francesco, grazie al quale abbiamo riflettuto sulla Parola e abbiamo riscoperto cosa significhino nella nostra vita parole come Misericordia, Accoglienza, Generosità, Amore. Ma il sapore più persistente, quello decisivo, l’ultimo che ci è rimasto nel palato è stata l’emozione di sentirsi compagni di vita, ricercatori della felicità, sebbene da punti di vista e da comunità parrocchiali differenti, uniti nella strada da percorrere. Che questo campo-scuola possa insaporire le nostre stanche e insipide comunità parrocchiali; che possa restituirci un sentimento di comunità inclusiva in cui l’altro è sempre una ricchezza, sia esso di una parrocchia vicina, lontana o provenga dall’altra sponda del Mediterraneo!