Statuto e regolamento del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Il Consiglio Pastorale, riunito in assemblea il 3 maggio 2016, ha approvato il nuovo Statuto e Regolamento del CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE, che si pubblica di seguito:

STATUTO

COSTITUZIONE

  1. È costituito, nello spirito del Concilio Vaticano II e del Codice di Diritto Canonico (CJC 511 – 514), nella Parrocchia S. Agostino in Ferrara, via Mambro 96, il Consiglio pastorale parrocchiale, secondo il presente Statuto.

NATURA, FINI, ATTIVITÀ

  1. Il Consiglio pastorale parrocchiale è il primo e principale luogo dove la comunità cristiana, per vivere e comunicare il Vangelo, attua il discernimento comunitario attorno al parroco.

 

  1. La Chiesa, in quanto “è in Cristo come sacramento, cioè segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (LG 1), è realtà di comunione. Ciò caratterizza essenzialmente la vita e missione del popolo di Dio nel suo insieme, ma anche la condizione e l’azione di ciascun fedele.

 

  1. Il Consiglio pastorale parrocchiale è organo consultivo del parroco. Ha il compito di progettare, accompagnare, vigilare l’attività della parrocchia. In particolare:
    • promuovere e far crescere la comunione fra i singoli fedeli;
    • suscitare la partecipazione attiva di tutti i fedeli alla vita e alla missione della Chiesa, passando da una semplice collaborazione a una vera e propria corresponsabilità;
    • attuare un permanente discernimento sulle strutture pastorali, per renderle più adeguate al compito dell’evangelizzazione;
    • riflettere sulla situazione del territorio individuandone le esigenze umane e religiose e proponendo interventi pastorali opportuni;
    • dialogare e collaborare con le istituzioni pubbliche e le aggregazioni laiche presenti sul territorio;
    • collaborare con i Consigli pastorali delle parrocchie vicine in vista di un rinnovato slancio dell’unità pastorale.

Il Consiglio pastorale parrocchiale prepara un piano pastorale organico per le attività della comunità a fine settembre secondo le indicazioni del Piano pastorale diocesano e ne verifica l’attuazione alla fine dell’anno pastorale in giugno.

 

  1. Le proposte diventano normative solo dopo che sono state accettate dal parroco. Tuttavia il parroco non ignori le indicazioni del Consiglio pastorale parrocchiale, se non per gravi motivi, e possibilmente non agisca in contrasto.

 

COMPOSIZIONE

  1. Il Consiglio pastorale parrocchiale è composto da:
  • membri di diritto: il parroco, che ne è il Presidente; i sacerdoti che operano in parrocchia; un religioso/a per ogni comunità operante stabilmente in parrocchia; i diaconi; il rappresentante del Consiglio parrocchiale per gli affari economici; il presidente dell’Azione Cattolica parrocchiale, i responsabili delle commissioni pastorali; i membri del Consiglio pastorale diocesano appartenenti alla parrocchia;
  • membri eletti dalla comunità: in numero di quindici;
  • membri nominati dal parroco: scelti tra i cristiani della comunità, fra cui un fratello straniero di confessione cattolica, fino ad un massimo di tre consiglieri.

 

  1. I membri devono possedere i seguenti requisiti:
  • essere in piena comunione con la Chiesa cattolica (CJC 512);
  • distinguersi per coerente vita di fede e sincera appartenenza ecclesiale, volontà d’impegno, capacità di dialogo e conoscenza dei concreti bisogni della comunità cristiana;
  • avere compiuto 18 anni e completato l’iniziazione cristiana;
  • essere residenti nel territorio parrocchiale o partecipare stabilmente alla vita liturgica e pastorale;
  • non ricoprire cariche politiche.

Il parroco si rende garante che nel Consiglio pastorale parrocchiale vi siano persone dai suddetti requisiti.

Costituendo una componente sempre maggiore del popolo di Dio, va valutata con attento discernimento la stabile partecipazione di persone divorziate di nuovo conviventi o risposate civilmente (cf. Direttorio di Pastorale Famigliare, 218).

 

ELEZIONI

  1. Il Consiglio pastorale parrocchiale uscente, a tempo opportuno, costituisce la Commissione elettorale per il rinnovo del Consiglio. I tempi e i modi sono indicati nel Regolamento.

 

DURATA

  1. Il Consiglio pastorale parrocchiale ha la durata di quattro anni.

Tutti i membri possono essere rieletti per un massimo di due mandati consecutivi.

Nell’ottica della corresponsabilità e e della comunione, è normale che il Consiglio pastorale parrocchiale giunga alla propria naturale scadenza anche qualora avvenisse un cambio di parroco. Tuttavia, dopo l’ingresso del nuovo pastore tutti i membri dovranno presentare le dimissioni, che il Parroco potrà accettare o respingere.

 

ORGANI

  1. Sono organi del Consiglio pastorale parrocchiale: il Presidente, il Segretario, la Segreteria, le Commissioni.

Il Presidente del Consiglio pastorale è il Parroco o un suo delegato. Egli convoca e presiede le riunioni del Consiglio. Stabilisce insieme alla Segreteria l’O.d.G. delle riunioni; approva e rende esecutive le decisioni maturate nel Consiglio.

Il Segretario è scelto dal Presidente tra i membri del Consiglio. Ha il compito di inviare le convocazioni, di redigere i verbali delle riunioni, di conservare tutti gli atti e i documenti nell’archivio parrocchiale, di assicurare il collegamento con il Consiglio pastorale vicariale e diocesano.

La Segreteria è composta dal Presidente, dal Segretario e da due membri eletti dal Consiglio. Essa ha il compito di tradurre in atto le decisioni del Consiglio, di preparare le riunioni fissandone l’ordine del giorno, di decidere su questioni ordinarie e di coadiuvare il parroco in relazione a problemi particolarmente urgenti, di assicurare il collegamento costante tra il Consiglio pastorale parrocchiale e la comunità parrocchiale.

Le Commissioni sono istituite dal Consiglio, che ne indirizzare, anima, coordina e verifica le attività. Di ciascuna Commissione fanno parte, oltre ad alcuni membri del Consiglio, anche membri della comunità parrocchiale. Le Commissioni hanno il compito di seguire più da vicino un settore o un problema particolare in ordine al Piano pastorale. Restano operanti per il periodo del mandato del Consiglio pastorale parrocchiale.

 

RIUNIONI

  1. Il Consiglio viene convocato dal Presidente e si riunisce in seduta ordinaria almeno cinque volte nell’anno pastorale. Può essere convocato in sessione straordinaria ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno, o su richiesta di almeno un terzo dei consiglieri.

Per la validità è necessaria la presenza della maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.

 

  1. 12. I consiglieri si fanno dovere di essere presenti a tutti gli incontri. In caso di impedimento dovranno avvertire il Segretario o il parroco per giustificare l’assenza. L’assenza a tre incontri consecutivi, se non per motivi gravi, fa decadere l’interessato.

 

  1. 13. Le riunioni del Consiglio sono pubbliche e qualunque membro della comunità può assistervi in qualità di osservatore. L’attività del Consiglio pastorale parrocchiale viene portata a conoscenza della comunità attraverso le Assemblee di inizio e fine anno pastorale e con pubblicazione sulla stampa parrocchiale.

 

MODIFICHE

  1. Il presente Statuto può essere modificato o integrato in base alle indicazioni diocesane o dell’Unità pastorale o su richiesta di almeno un terzo dei membri del Consiglio e con il voto favorevole della maggioranza assoluta.

 

REGOLAMENTO

 

Il presente Regolamento disciplina la formazione, il funzionamento e il rinnovamento del Consiglio pastorale parrocchiale della Parrocchia di S. Agostino, in via Mambro 96, Ferrara.

 

ELEZIONI

  1. Il Consiglio pastorale parrocchiale uscente, durante l’ultimo anno di mandato, indicativamente tra febbraio e marzo, indice le elezioni e costituisce la commissione elettorale, che ha il compito di preparare e sovrintendere al rinnovo del CPP e scade all’atto di insediamento del nuovo Consiglio pastorale parrocchiale.

La commissione elettorale è composta dal Parroco e da quattro membri individuati dal Consiglio pastorale parrocchiale al suo interno o nella comunità parrocchiale.

 

  1. Tutte le persone che hanno completato l’iniziazione cristiana, facenti parte della comunità parrocchiale e che hanno compiuto il 16° anno di età, sono elettori.

Le elezioni si svolgono in due fasi. La prima è la consultazione, che comporta la raccolta di una indicazione delle persone da candidare. La seconda è la votazione dei candidati.

La consultazione e la votazione avvengono in un contesto liturgico, durante le celebrazioni domenicali.

I fedeli della parrocchia che per malattia o altro grave impedimento fossero impossibilitati a partecipare potranno consegnare il loro voto in busta chiusa presso il loro domicilio ai membri della commissione elettorale.

 

SOSTITUZIONI

  1. Al candidato che rinuncia, subentra il candidato non eletto che ha ottenuto il maggior numero di preferenze.

 

  1. In caso di dimissioni o di mancata partecipazione all’attività del Consiglio per tre volte consecutive, il consigliere che cessa dall’incarico viene sostituito dal primo candidato non eletto.

 

MANDATO

  1. 5. All’inizio dell’attività, i membri del Consiglio pastorale parrocchiale sono introdotti nell’ufficio dal parroco nel contesto di una celebrazione eucaristica domenicale.

 

RIUNIONI

  1. 6. Il Consiglio viene convocato con avviso spedito o recapitato (in forma cartacea o informatica) a cura del Segretario almeno una settimana prima della riunione. L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione dell’ordine del giorno e la precisazione dell’orario di inizio della riunione. All’avviso di convocazione possono essere allegati documenti e sussidi vari, relativi a singoli argomenti all’ordine del giorno.

 

  1. 7. L’ordine del giorno viene illustrato ai membri del Consiglio a cura della Segreteria.

 

  1. In apertura di riunione viene data lettura del verbale della riunione precedente; i consiglieri possono chiedere rettifiche e chiarimenti, dopo di che il verbale viene approvato per alzata di mano. La discussione in Consiglio viene moderata da un membro incaricato dalla Segreteria.

 

  1. 9. Esaurita la discussione, quando se ne presenta la necessità, i Consiglieri passano alla votazione, per alzata di mano, su chiari quesiti attinenti all’argomento. La maggioranza richiesta per la votazione è quella semplice. Le votazioni riguardanti le persone avvengono per scrutinio segreto.

 

  1. L’ordine del giorno termina con la voce “varie”, in riferimento alle quali ogni consigliere ha il diritto di presentare interpellanze al Consiglio pastorale parrocchiale nell’ambito delle proprie competenze.

 

COMMISSIONI

  1. 11. Ciascuna Commissione elegge nel suo interno il Responsabile, che ha il compito di mantenere i rapporti con la Segreteria del Consiglio, di redigere e conservare il verbale di ogni incontro.

 

  1. 12. Le proposte formulate dalle Commissioni vengono comunicate, per tempo, alla Segreteria e successivamente illustrate al Consiglio quando se ne presenti la necessità.

 

MODIFICHE

  1. 13. Il presente Regolamento può essere modificato o integrato su richiesta di almeno un terzo dei membri del Consiglio pastorale parrocchiale e con parere favorevole della maggioranza assoluta.

 

 

Ferrara, Solennità di Pentecoste, 15 maggio 2016

 

 

 

Il presente statuto è stato modificato nel maggio del 2016