Il ‘senso unico’ della Pasqua

Il senso e gli appuntamenti della Quaresima in parrocchia.

Carissimi parrocchiani di S. Agostino,

s’avvicina la Pasqua, e vogliamo fissare lo sguardo sul Signore morto e risorto, perchè lì si vede la misericordia del Padre. Sì, è la Pasqua l’evento da cui ha preso origine la nostra fede: noi non crediamo semplicemente ‘in qualche cosa’, ma nel Signore Gesù, il Figlio di Dio che risorgendo, bellissimo, dai morti fa bella la nostra persona. E nel Padre misericordioso, che ‘ha a cuore i miseri’, cioè noi, figli suoi un po’ smemorati a riguardo della nostra origine e del fine della nostra esistenza.

È così bella la Pasqua! Senza la bellezza della Pasqua, il cammino quaresimale che iniziamo non avrebbe nessun senso. Sarebbe una noiosa serie di lezioni di catechesi e di prediche, una inutile proposta di pratiche spirituali, di digiuni e rinunce che non accetterebbe nessuno. E infatti s’è svuotato in molti il senso della Quaresima, perchè si è svuotato il senso della Pasqua.

Ma il Padre misericordioso è un pedagogo paziente e testardo. Da parte sua, nella Chiesa, ci attira sempre verso il Figlio suo (cf. Gv 6,44), riversando nel nostri cuori il suo amore, che è lo Spirito Santo (cf. Rm 5,5).

Non vediamo l’ora di celebrare solennemente la grande Veglia Pasquale, nella «notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre», come dice la liturgia.

Già: ‘oscurità del peccato e corruzione del mondo’. Ci siamo dentro fino al collo. E finchè non lo riconosciamo (prima di tutto per noi stessi) la Pasqua non sarà nulla per noi: non ne avremo bisogno. Ma chi può dire di non avere bisogno della Pasqua? Per uscire dal peccato e dalla corruzione c’è un’unica via. Un ‘senso unico’: Gesù risorto, che ci ha amato nella passione e nella morte.

La Quaresima ci conduce dunque (e quest’anno con in un modo evidenziato dal Giubileo della misericordia) ad essere molto seri, di fronte alla serietà della misericordia del Padre. La gioia della risurrezione si accompagna inevitabilmente con la serietà della risposta di amore! Come vivere questa presa di posizione per la gioia della vita nuova e contro la tristezza del peccato?

Con la preghiera personale e famigliare, nutrita di Parola di Dio. Ogni domenica parteciperemo all’Eucaristia, nella quale ci uniremo al Signore risorto che ci nutre, ascolteremo bene la sua Parola e cercheremo di custodirla durante la settimana: per essere aiutati a contemplare la misericordia di Dio in tante sue sfumature ed essere fortificati nel cammino per diventare misericordiosi come il Padre. In parrocchia, poi, ogni giorno si celebra la S. Messa, preceduta dal S. Rosario per vivere l’intercessione di Maria. Ogni settimana, il venerdì, faremo il pio esercizio della Via Crucis, occasione di contemplazione della Passione del Signore.

Con i Pellegrinaggi alla Porta Santa della Cattedrale di Ferrara. Il pellegrinaggio è il segno esterno di un cammino interiore. La Porta Santa è un segno visibile della scelta di entrare nel Signore, cioè nella comunione con lui. Il pellegrinaggio porta con sè il dono di gustare in modo più esplicito l’indulgenza del Padre, la sua buona disposizione verso di noi, la sua voglia di aiutarci a mettere a posto tutti gli aspetti della nostra persona.

Le occasioni comunitarie di pellegrinaggio saranno:

– martedì 1° marzo, partendo alle ore 9, assieme al gruppo parrocchiale Regina degli apostoli

– venerdì 4 marzo, partendo a piedi dalla Parrocchia alle ore 20 e partecipando alla Veglia penitenziale in occasione della 24 ore per il Signore.

– domenica 13 marzo, con i fratelli del Vicariato S. Maurelio, partendo a piedi alle ore 16 dal Santuario del Crocifisso di S. Luca verso la Cattedrale di Ferrara.

Con la Confessione, che è il Sacramento della Riconciliazione, della sicurezza del perdono e dell’aiuto di Dio a camminare nella sua luce. È il Sacramento della chiarezza e della serietà del cammino, per un amore autentico, che ci commuove e ci smuove.

Con l’impegno ad amare di più e meglio, prendendo come spunto, ogni settimana, alcune delle opere di misericordia corporale e spirituale: farsi consigliare nel dubbio, visitare gli ammalati amati da Dio, sopportarci con la pazienza di Gesù, perdonare di cuore le offese, pregare il Padre per gli altri e non sparlare di loro.

I momenti per le confessioni in Parrocchia:

– il giovedì dalle 17,15 alle 18

– il sabato dalle 17,30 alle 18.30

– don Francesco e don Michele sono disponibili a concordare momenti opportuni per la confessione.

In Cattedrale, ogni giorno dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 18 è garantita la presenza di preti per le Confessioni.

Con l’impegno ad essere più sobri ed essenziali nelle cose che possediamo e usiamo. Il digiuno e l’astinenza che la Chiesa ci indica serve a questo, oltre che a maturare, nella disciplina, una maggiore libertà (chè senza essere liberi non si può amare!). Dovremmo diventare come quella vedova, lodata da Gesù perchè aveva condiviso non il superfluo, ma «tutto quanto aveva per vivere» (cf. Mc 12,41-44). Intanto proviamo a condividere almeno il superfluo. Oltre a ciò che siamo soliti dare (la sportina per i poveri, le offerte in denaro, la solidarietà con la S. Vincenzo…), ogni settimana proviamo ad eliminare dalle nostre case (magari condividendola con i poveri) una cosa che non ci serve!

Buona Quaresima a tutti!