LA DECIMA
Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, nell’ultima riunione del 25 gennaio, esaminando il rendiconto economico della parrocchia, ha pensato di rilanciare la proposta della ‘decima’. Riportiamo a questo proposito un articolo del periodico parrocchiale ‘Insieme’, pubblicato nel marzo del 2014.
‘Durante uno degli ultimi consigli pastorali si è discusso di denaro. La rappresentante del consiglio per gli affari economici presentando a grandi linee il bilancio economico della parrocchia ha fatto la proposta della DECIMA. La decima è una pratica nuova ma anche antica. Chi non conosce la decima?!?! Sì, già nell’antichità si versava una parte del proprio reddito per il Tempio. Recentemente abbiamo letto nel libro della bibbia chiamato Tobia, che il vecchio Tobi, uomo timorato di Dio, in esilio con tutta la sua famiglia, aiutava con la propria decima i suoi fratelli nel bisogno. Insomma, la decima è vecchia, se non come Noè, almeno come Tobia!! Ebbene l’intenzione di questo articolo non è chiedere soldi, ma incominciare a pensarci come una grande famiglia. E le famiglie abitano in case riscaldate, illuminate e belle ordinate.
La canonica e la chiesa non sono del prete, anche se ci abita, ma sono dei cristiani che abitano il territorio di quella parrocchia. Se noi sentissimo sempre più cocente l’appartenenza alla parrocchia, allora la decima verrebbe spontanea. Cogliamo l’occasione per fare nostro l’appello di papa Francesco: «Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor. 8,9). L’Apostolo si rivolge ai cristiani di Corinto per incoraggiarli ad essere generosi nell’aiutare i fedeli di Gerusalemme che si trovano nel bisogno.
Che cosa dicono a noi, cristiani di oggi, queste parole di san Paolo? Che cosa dice oggi a noi l’invito alla povertà, a una vita povera in senso evangelico? La “decima” è quella parte del nostro reddito che vogliamo devolvere alla parrocchia con cadenza regolare, magari mensile. Non è la raccolta delle offerte che si fa in chiesa durante la messa, oppure quelle raccolte straordinarie per problemi urgenti. E’ un vero e proprio impegno. E non è importante quanto uno dona, ma, come dice San Paolo, che lo faccia con gioia. Per aderire come famiglia o come singolo alla DECIMA, puoi parlarne con alcuni laici del Consiglio economico: Pasquale Arenga, Lorenzo Lapponi, Roberta Vicentini, Claudio Pini, Marzio Dolzani, Gaia Ardizzoni…..’
Dopo la pubblicazione di quest’articolo alcune famiglie hanno cominciato a sostenere questa iniziativa con un versamento periodico.
Nel 2014 sono stati versati Euro 2.845,00 e nel 2015 Euro 2.423,00.
Se anche tu vuoi partecipare all’iniziativa o vuoi saperne di più chiedi a qualche componente del CPAE.
MODALITA’ DI VERSAMENTO
La decima può essere versata con scadenza annuale o mensile.
SI può consegnare direttamente in parrocchia, oppure, per chi volesse versare un importo fisso tramite bonifico si può fare con la causale ‘Erogazione liberale’ su due conti correnti:
IBAN IT27N0200813001000100456581 Intestato a: Parrocchia S. Agostino
IBAN IT45V0200813001000100463235 Intestato a: Circolo ANSPI S. Agostino
Entrambi i versamenti hanno le stesse finalità descritte nell’articolo. La differenza è che il versamento, tramite bonifico, al Circolo ANSPI è deducibile dal reddito imponibile.