Nella mattinata di domenica 6 dicembre, l’Azione Cattolica parrocchiale si presenta alla comunità. Durante il catechismo, ai ragazzi vengono proposte alcune testimonianze per conoscere meglio l’Azione Cattolica dei Ragazzi ACR. Nella Messa delle 11, poi, a tutta la comunità viene presentato un breve video che sintetizza l’identità e la proposta della Associazione.
L’8 dicembre, in tutta la Chiesa italiana, l’Azione Cattolica vive la propria ‘Giornata dell’adesione’. Nella Messa delle 11 verranno benedette e consegnate agli aderenti le tessere, piccolo segno della appartenenza alla Associazione. Dopo la Messa, tutti gli aderenti si fermano per il pranzo, portando ognuno qualcosa da condividere.
L’AC parrocchiale di Sant’Agostino conta 72 aderenti, tra ragazzi, giovanissimi, giovani e adulti. L’associazione propone in particolare l’esperienza dell’ACR (è presente un gruppo di ragazzi di Sant’Agostino assieme ad altri ragazzi della vicina Parrocchia del Corpus Domini) e del gruppo giovanissimi, che segue l’itinerario formativo dell’AC appositamente proposto per questa età. I giovani e gli adulti di AC non seguono un cammino particolare, ma partecipano e vivacizzano tanta parte della vita parrocchiale. La proposta più specifica dell’Azione Cattolica è il convegno che annualmente viene proposto in primavera, sui temi del Programma pastorale parrocchiale.
Chi desidera informazioni sulla Associazione o sul tesseramento può chiedere al Parroco o ai responsabili, in particolare al Presidente parrocchiale Giandomenico Leprini.
Carissimi amici dell’Azione Cattolica parrocchiale,
l’8 dicembre è da sempre la giornata che l’Associazione dedica alla adesione. Desidero in questa occasione proporvi qualche riflessione che mi sta a cuore come parroco e assistente.
Da pochi mesi abbiamo cominciato a conoscerci e a cooperare per il bene delle nostre persone e della Comunità parrocchiale. Con alcuni di voi l’amicizia è di vecchia data, e questo mi ha confortato e aiutato molto nell’introdurmi al servizio della Parrocchia di S. Agostino.
Vedo che non mancano in voi i tratti fondamentali dei laici di Azione Cattolica, così come li ha definiti il Concilio Vaticano II. Sono le famose ‘quattro note’ che ciascuno è chiamato a riscoprire e chiarire sempre più, a seconda del proprio cammino personale: in questo dobbiamo continuamente aiutarci. Colgo la presenza di questi tratti come un dono alle vostre persone e alla nostra Comunità, come un ‘carisma’ suscitato dallo Spirito, secondo la splendida rivelazione che san Paolo fa di queste cose nella sua prima lettera ai Corinzi (capitoli 12-14). Come pastore ho la gioia di riconoscerlo e il dovere di rispettarlo e valorizzarlo.
- Siete anzitutto laici. E siete contenti di esserlo: battezzati pienamente appartenenti alla Chiesa.
- Siete persone che hanno il senso dell’apostolato: partecipi per il battesimo della missione della Chiesa di annunciare il vangelo al mondo intero. In particolare di annunciarlo come ‘infiltrati’ nei luoghi del vivere quotidiano della gente.
- Vivete una bella disposizione alla collaborazione con i vostri pastori nella elaborazione e nella attuazione dei programmi pastorali ordinari. E voglio ringraziare molto i preti che in questi quarant’anni vi hanno educato a vivere la comunione e la corresponsabilità.
- Infine, volete farlo insieme, in un modo intelligentemente organico, per non lasciare al caso o alla spontaneità il dispendio delle energie per l’evangelizzazione. Insieme in parrocchia e insieme agli amici di Azione Cattolica del vicariato e della Diocesi e della Chiesa italiana.
A pensarci bene, molti parrocchiani, anche se non hanno la tessera, vivono queste ‘note’ e sono già in qualche modo di azione cattolica! Sarebbe interessante trovare il modo di aiutare tutti a verificare se anche a loro il Signore riserva, come specificazione della vocazione battesimale, anche questa ‘forma’ più esplicita di Azione Cattolica. Essa infatti, come si vede facilmente, è una fioritura particolare della adesione alla Chiesa nella sua dimensione più normale ed immediata che è l’appartenenza alla Comunità parrocchiale. Quel che c’è ‘in più’ (oltre alla crescente consapevolezza dell’essere laici, apostoli e a stretto contatto con i pastori) è il legame associativo, che offre sostegno, strumenti formativi per ogni età, spazi di creatività pastorale.
Carissimi, in questa festa dell’adesione mi viene da esprimere due desideri a vostro riguardo. Il primo è che continuiate ad essere come il lievito all’interno della Parrocchia. Il lievito non si vede, ma fermenta la pasta. Mi piace molto il fatto che non siate ‘solo chiacchiere e distintivo’ e che i laici di Azione Cattolica di S. Agostino siano veramente immersi nei vari settori della vita della Comunità.
Il secondo è che prendiate molto sul serio la vostra formazione. Anzitutto quella spirituale, con una vita di intensa comunione con il Signore Gesù. Eppoi la formazione alla appartenenza all’Associazione, con la riscoperta personale e lo studio approfondito del Progetto Formativo dell’Azione Cattolica, un testo che non può mancare nella vostra biblioteca personale.
Assicuro a tutti voi il ricordo nella preghiera, il ringraziamento per la vostra presenza, la disponibilità a camminare insieme, come Abramo, alla presenza del Signore risorto.
don Michele